La tracciabilità dei flussi finanziari negli appalti pubblici è un obbligo previsto dalla legge italiana, in particolare dalla Legge 13 agosto 2010, n. 136 e dal Codice dei contratti pubblici.
L’obiettivo della tracciabilità dei flussi finanziari è quello di prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici. La tracciabilità dei flussi finanziari consente di monitorare le operazioni finanziarie relative all’esecuzione di un contratto pubblico, in modo da verificare che i fondi pubblici siano utilizzati in modo corretto e trasparente.
La normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari prevede i seguenti obblighi per le stazioni appaltanti e per i contraenti:
- Utilizzo di conti correnti bancari o postali dedicati ai contratti pubblici: le stazioni appaltanti e i contraenti devono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati ai contratti pubblici. I conti correnti devono essere intestati esclusivamente alla stazione appaltante o al contraente, e non possono essere utilizzati per altre finalità.
- Comunicazione dei dati dei conti correnti alla stazione appaltante: le stazioni appaltanti devono comunicare ai contraenti i dati dei conti correnti bancari o postali da utilizzare per l’esecuzione del contratto. I contraenti devono comunicare alla stazione appaltante le coordinate bancarie del conto corrente dedicato al contratto entro 7 giorni dall’aggiudicazione.
- Registrazione delle operazioni finanziarie: le stazioni appaltanti e i contraenti devono registrare tutte le operazioni finanziarie relative all’esecuzione del contratto. Le registrazioni devono essere effettuate in modo cronologico e devono contenere le seguenti informazioni:
- Data e importo dell’operazione
- Causale dell’operazione
- Conto corrente coinvolto
- Beneficiario o creditore
- Accesso alle registrazioni da parte delle autorità competenti: le autorità competenti, come la Guardia di Finanza o la Corte dei Conti, hanno il diritto di accedere alle registrazioni delle operazioni finanziarie relative ai contratti pubblici.
La tracciabilità dei flussi finanziari è un obbligo importante per garantire la trasparenza e la correttezza degli appalti pubblici. La sua applicazione può contribuire a prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali in questo settore, tutelando così l’interesse pubblico.
In particolare, la tracciabilità dei flussi finanziari può contribuire a:
- Rendere più difficile la falsificazione dei documenti e delle fatture: la tracciabilità dei flussi finanziari consente di verificare che le operazioni finanziarie siano effettivamente avvenute e che i documenti e le fatture corrispondano alla realtà.
- Monitorare l’utilizzo dei fondi pubblici: la tracciabilità dei flussi finanziari consente di verificare che i fondi pubblici siano utilizzati per le finalità previste dal contratto.
- Identificare eventuali irregolarità: la tracciabilità dei flussi finanziari può consentire di identificare eventuali irregolarità, come la corruzione o il riciclaggio di denaro.
La tracciabilità dei flussi finanziari è un obbligo che deve essere applicato in modo rigoroso da tutte le stazioni appaltanti e dai contraenti. La sua applicazione contribuisce a garantire la trasparenza e la correttezza degli appalti pubblici, tutelando così l’interesse pubblico.